Bologna
Bologna, Mihajlovic: “In Italia subito si parla di crisi”
Sinisa Mihajlovic ha parlato dalla sala stampa di Casteldebole. Il tecnico del Bologna ha presentato la sfida di Serie A contro lo Spezia. Non è mancato un commento sulla crisi di risultati, in quanto Mihajlovic sarebbe già oggetto di contestazioni dei tifosi e di riflessioni da parte della dirigenza. Di seguito le parole del tecnico riportate da tuttomercatoweb.com:
Inevitabile la domanda sullo sfogo social di sua figlia…
“Io ho saputo di tutto ieri. Ad ogni modo lei è intervenuta nei confronti di quei commenti che non centravano niente con il calcio. Ai figli può fare male leggere cose così cattive sui propri genitori, ma io sono abituato e soprattutto non li leggo nemmeno perché non ho i social. I miei figli si dovranno abituare che la vita è anche questo”.
Dopo questi risultati si sente in discussione?
“Io sono il primo responsabile di quello che succede, visto che alleno io i ragazzi e li metto in campo io. Ai ragazzi voglio molto bene, perché per le tante cose che abbiamo passato insieme si sono dimostrati prima uomini poi calciatori. Sono e siamo convinti che usciremo da questa situazione, perché vedo la voglia dei ragazzi di vincere. Se però dovete criticare qualcuno e trovare un colpevole, criticate me. Sono comunque convinto che si sistemerà tutto: ne siamo usciti tante volte, e ne usciremo anche questa volta. Sapete la differenza tra ottimista e pessimista? Noi dobbiamo carcere di vedere una cosa positiva in ogni difficoltà ed essere ottimisti. In tutte e tre le partite siamo andati in vantaggio, quindi dobbiamo continuare su questa strada ed essere più cinici e disperati”.
Questa crisi ve la aspettavate così presto? Riguardando le partite, avrebbe fatto qualcosa di diverso rispetto a quello che ha messo in campo in questo primo mese?
“Per quanto riguarda le prime partite, siamo l’unica squadra che abbiamo incontrato Lazio e Milan fuori casa. Se dobbiamo essere sinceri, dovremmo parlare solo della partita con il Verona e quella con la Salernitana. Siamo solo all’inizio, c’è tutto il tempo per recuperare, ma sappiamo di dover cambiare marcia e risalire. Per quello che mi riguarda, in queste partite abbiamo solo perso i punti, non siamo stati sconfitti perché altrimenti avremmo perso fiducia, invece siamo sempre stati in partita fino alla fine. Riguardo a quello che mi rimprovero io, posso dire che un allenatore cerca sempre di mettere in campo l’11 che pensa essere migliore per mettere in difficoltà la squadra avversaria, poi in alcune partite le cose non vanno come uno se le aspetta. In generale, l’allenatore cerca sempre di fare il meglio per la propria squadra e solo chi non lavora non sbaglia”.
Domani, visto il terzo impegno in una settimana, ci può essere spazio per qualche nuovo inserimento?
“Si, certo. Faremo sicuramente qualche cambio, per arrivare alla partita più riposati possibile”.
Terminato il calcio mercato, le chiedo un giudizio su questi tre mesi di lavoro con Giovanni Sartori?
“Ci vediamo tutti i giorni e parliamo, un rapporto normale”.
Zirkzee è un giocatore che può essere sfruttato già domani?
“Per adesso è difficile dare un giudizio sui nuovi arrivati, però Zirkzee è un giocatore che ha tante buone caratteristiche e che domani potrebbe giocare dall’inizio o entrare a gara in corso”.
Cosa manca per vedere il vero Dominguez?
“Dopo l’infortunio alla spalla Dominguez non è ancora ritornato il giocatore che era. L’importante è che non perda fiducia perché può tornare ai livelli di prima”.
Ha avuto modo di parlare e conoscere Posch?
“E’ ancora presto per dare un giudizio. Ho parlato con lui come parlo con tutti, ma ci vuole tempo perché sono pochi i giocatori che si possono abituare subito al campionato italiano. Il nostro è un campionato molto più intenso rispetto a quello da cui arriva lui, quindi ci vorrà sicuramente più tempo per l’adattamento”.
Quella frase su Posch qua non è stata gradita, la ridirebbe?
“Non è che un allenatore deve conoscere tutti i giocatori al mondo. Non lo avevo mai visto e non mi avevano fatto il suo nome. Ho dato il mio benestare su quasi tutti i giocatori presi dalla società”.
Moro dove lo vede?
“In campo possono giocare anche due play, quindi Moro e Schouten insieme. Moro è molto simile a Brozovic, sa giocare, cerca sempre la palla e verticalizza molto. Secondo me dovrebbe ingrossarsi un po’, come tanti giocatori che arrivano in Italia. Mi sono anche informato su di lui perché ho un amico che lavora alla Dinamo Mosca. Può ricoprire diversi ruoli”.
Col presidente cosa vi siete detti? Inoltre, ha ragione Sansone quando dice che con la Salernitana è mancata freddezza, o l’allenatore quando dice che è mancato aggressività?
“Abbiamo ragione entrambi. Con il presidente invece non ho parlato, ma sono a disposizione”.
C’è un messaggio particolare che dà alla squadra per domani?
“Quello di vedere una squadra disperata che cerca di vincere e trovare i punti: in Italia funziona così, bastano quattro partite e si parla già di crisi”.
(Foto: Depositphotos)
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