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FISCHIO D’INIZIO SALERNITANA – Davide contro Golia: un duello impari… solo sulla carta
Al termine della settimana più convulsa, quasi grottesca, dell’era Iervolino, la Salernitana si troverà al cospetto della capolista. Non una capolista qualsiasi, e non solo per il tasso tecnico elevato e la qualità di gioco espressa fino a questo momento. Il Napoli di Luciano Spalletti è cliente scomodo per chiunque. Specie per chi arriva da otto schiaffi in pieno volto subiti senza colpo ferire. Ma il derby, si sa, è partita a sé. Sugli spalti lo si sente dentro come un pugno. E lo sentirà particolarmente, al netto di smentite e malcelato disinteresse, anche la sponda dalla storia calcistica più rinomata.
In casa Salernitana, dopo la tempesta, sembra tornato il sereno. Che si tratti di pace armata o vera e propria lo potrà dire solo il campo. Patron Iervolino, dopo aver sfogliato la margherita per 48 ore, ha scelto di rimettere in sella il criticato, e troppo spesso delegittimato, Davide Nicola. Di errori ne ha commessi, e di difetti, tanti, ne possiede il buon Davide. Ma di pregi ne ha altrettanti. Uno su tutti: le spalle larghe. Quelle che ci vogliono per affrontare una situazione vietata ai deboli di cuore.
In città, intanto, gli Ultras hanno invitato, per usare un eufemismo, la squadra ad una reazione d’orgoglio che possa restituire la dignità perduta in quel di Bergamo. Ci si aspetta, dunque, una reazione da uomini. Ché l’offesa non è stata nel punteggio, seppur mortificante, quanto più dalle modalità con le quali n’è scaturito. L’auspicio è che l’abulica, confusionaria, priva di idee e mordente Salernitana delle ultime uscite ritorni quella dominante dello “Stadium” o, meglio ancora, giganteggiante dell’Olimpico contro la Lazio.
Golia resta pur sempre Golia, e da questo non si scappa. Ma Davide potrebbe sempre nascondere delle insidie non facili da prevedere.
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