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La cavalcata del Napoli e la deriva social. La nostra intervista a “Robert Nesta” della Napoli Bene

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Napoli Juventus Maradona Serie A
Tempo di lettura: 4 minuti

Lunga chiacchierata con Matteo Nuzzo meglio conosciuto come Robert Nesta, fondatore di una delle pagine social più seguite in terra partenopea, La Napoli bene. Tanti i temi affrontati durante l’intervista, toccando  tematiche che riguardano essenzialmente la squadra azzurra e il cammino straordinario degli uomini di Luciano Spalletti durante questa stagione, fino ad arrivare al suo controverso rapporto con i social.

Matteo, il Napoli sta stravincendo la Serie A. Ti aspettavi una squadra così agguerrita ad agosto quando cedeva tutti i suoi pezzi da novanta?

“Credo che siano state le abilità di Spalletti e Giuntoli. Un buon Ds riesce a procurarti i giocatori bravi anche a prezzi ragionevoli ma devi essere straordinario a creare un alchimia tra i nuovi profili. Penso a Kvaratskhelia, a Kim, a Ostigaard e al lavoro fantastico di Luciano Spalletti che ha agito magnificamente sulla testa dei calciatori. Giovanni Simeone è l’emblema di questa squadra, un attaccante che giocherebbe titolare ovunque e che invece viene al Napoli per sedersi in panchina e farsi trovare pronto ogni volta che viene chiamato in causa. Ma questo vale per Raspadori, Olivera e anche i giovani Zerbin e Gaetano lanciati nella mischia in gare davvero importanti.”

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Il vantaggio è più merito degli azzurri, o demerito degli avversari?

“Arrivare al giro di boa con cinquanta punti su cinquantasette disponibili mette in secondo piano i meriti e i demeriti degli avversari. Mettiamo il caso che le inseguitrici non avessero fatto i passi falsi fatti fino ad ora, si ritroverebbero comunque dietro, magari non di tredici punti, ma sicuramente sarebbero sempre lì a inseguirci.”

Capitolo Meret: Da possibile partente a leader dei pali di questo Napoli. Come ti spieghi l’exploit di questo ragazzo?

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“Io sono sempre stato dell’avviso che Alex Meret dovesse rinnovare il contratto ed andare in prestito, perchè ho sempre pensato che il ragazzo, seppur avesse grandissime doti da portiere, dopo i disastri di Empoli dello scorso anno dovesse andare a farsi le ossa altrove. È divento un portiere completo, forte in uscita, sicuro tra i pali e preciso con i piedi, che subisce tre tiri a partita ed è sempre presente.  Una vera e propria saracinesca.”

Veniamo al ruolo di Aurelio De Laurentiis. Quest’anno si è visto un presidente molto silenzioso, presente ma discreto. Anche questo può essere stata la chiave del successo del Napoli?

“Credo che sia un bene per il Napol. Nelle sue dichiarazioni alla trasmissione di Rai Tre Report ad esempio l’ho trovato davvero deciso e libero. Ho sempre pensato che dopo Firenze nel 2018 non fosse libero di esprimersi, invece ora che tante sono cose venute a galla finalmente si sta togliendo quei sassolini dalle scarpe che tutti avremmo voluto che si togliesse tempo fa.”

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Parliamo un po’ dei campioni in carica del Milan. Rossoneri fuori dai giochi, come è possibile un crollo simile?

“Lo scorso anno abbiamo pagato le conseguenze di un virus che ha bloccato il mondo per due anni, con una serie di variabili impazzite che non hanno permesso al Napoli di lottare fino infondo per la vittoria finale. Fatta questa premessa, Stefano Pioli negli anni ha fatto un ottimo lavoro al Milan ma anche li delle casualità emerse la scorsa stagione hanno fatto si che tutto andasse nel verso giusto per i rossoneri.”

Questione social: purtroppo constatiamo sempre più spesso degli episodi di “Cyber violenza” incontrollata, anche in questi giorni sei  stato vittima di uno spiacevole episodio. Puoi raccontarci un pò come vivi questa situazione?

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“Siamo ad una folle deriva. Bisognerebbe darsi una calmata ed accettare quelle che sono le opinioni di ognuno di noi. I leoni da tastiera vorrebbero la gogna pubblica se esprimi un’ opinione diversa da quella di una fetta del pubblico che ti segue. L’episodio che mi vede coinvolto è questo: appare il mio volto con altri ragazzi che collaborano con me in un immagine dove ci invitano a spararci addosso proiettili di gomma. Per quanto mi riguarda è un atto che si può definire camorristico, che induce alla violenza persone che sono esasperate dallo spirito critico e di competizione. Non so quante volte ho detto pubblicamente di aver fatto un errore nell’esprimere dei giudizi ad agosto sul nuovo Napoli, ma chi non sbaglia? Purtroppo in questa epoca moderna nessuna autorità ti tutela in queste spiacevoli situazioni e questo non va bene. Non è giusto temere per la mia salute, aver timore che qualche esasperato attaccabrighe ti aggredisca mentre passeggi con i tuoi amici,  con il tuo cane o semplicemente mentre prendi un caffè al Bar. È inammissibile.”

Dopo il libro sull’epopea azzurra di Maurizio Sarri, in caso di vittoria di qualche trofeo è prevista un nuovo volume?

“Per il momento non ho ancora pensato a questa possibilità. Ma potrebbe essere una bella opportunità, anche perchè scrivendo il primo libro ho portato bene. Ma a parte gli scherzi, non ho ancora deciso se farlo, in ogni caso grazie per l’assist.”

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(Foto: LBDV)

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