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Juventus, Allegri analizza il derby: “Chiesa difficile dall’inizio. Se giochiamo in punta di piedi le prendiamo”
Alla viglia del derby contro il Torino, il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha analizzato la gara che attende domani sera i bianconeri. Ecco cosa ha detto:
Cosa rappresenta il derby per lei?
“Domani è l’ultima telecronaca di Enrico Zambruno, dopo 14 anni credo, più di 1200 telecronache quindi ti faccio un grande in bocca al lupo per la nuova avventura. Il derby è sempre una partita importante per entrambe, soprattutto per noi. Dobbiamo continuare questa scalata, abbiamo il Bologna a tre punti, incrementando i nostri punti in campionato. Il cammino è lungo, il Torino è una squadra preparata, con buone qualità e molto aggressiva”.
Come sta Chiesa?
“Ieri ha fatto allenamento con la squadra dopo sei giorni dove i primi giorni non ha fatto niente e gli ultimi a parte. Difficilmente potrà partire dall’inizio, giocatori che arrivano da un lungo periodo di inattività vanno gestiti. Ha giocato due partite di seguito con Fiorentina e Nantes ed è normale che l’abbia un pochino pagata. Però sta bene”.
Bonucci può giocare dall’inizio?
“Leo sta molto meglio, sono molto contento perché ha ripreso confidenza con il campo con lo Spezia e col Nantes. Passato un lungo periodo di inattività, sta bene ma si siederà di nuovo vicino a me domani. Già riaverlo è molto importante, abbiamo tante partite davanti a noi e lui è sempre il capitano della Juventus”.
Pogba come sta?
“Sta meglio, domani è convocato. Se c’è bisogno domani lo metteremo dentro, sicuramente non ha un minutaggio altissimo però ha un buon minutaggio“.
Cosa teme del Torino?
“Il Torino è una squadra di Juric, sono molto specifiche nel giocare. Aggrediscono molto, attaccano molto, danno molta pressione quindi diventano partite di grande intensità, dobbiamo essere bravi a calarsi nella realtà di queste partite. Se pensiamo di giocare in punta di piedi, rischiamo di prenderle. La nostra forza dev’essere quella dei piccoli obiettivi che abbiamo davanti e domani deve essere cercare di raggiungere il Bologna, Torino permettendo”.
Vlahovic gioca domani?
“Sta bene, ora a parte Milik che rientrerà dopo la sosta, Kaio e Locatelli squalificato, Miretti che torna dopo il derby, tutti gli altri stanno bene. Col Torino è sempre complicato giocare, l’ha dimostrato anche contro il Milan. Bisogna portare gli episodi dalla nostra parte“.
Questa inizia a essere la vera Juve con l’inserimento anche di Pogba? Che significato ha questo derby?
“Questa partita ha il valore che deve avere, noi dentro al campo, indipendentemente da quello che succede fuori, dobbiamo fare i punti per rimanere nelle prime quattro. Il -15 non è roba nostra. Momentaneamente siamo nelle prime quattro con una partita in meno. Domani sarà difficile, in Champions abbiamo fallito ma bisogna accettarlo perché può succedere. Ora a dire che Pogba può fare il titolare della Juventus dopo 315 giorni senza giocare una partita ce ne passa, Chiesa che è stato fermo 10 mesi e che fa una partita e mezza e poi si ferma una settimana stessa cosa. Ci vuole un po’ di pazienza, è normale sono esseri umani. Bisogna farli crescere di condizione“.
Cosa si aspetta da Pogba da qui alla fine?
“Ci ho parlato come faccio con gli altri giocatori. Lui deve capire che è un pezzo importante di stagione per rimettersi in corsa, deve avere tutti gli stimoli per fare un buon finale di stagione e che ci dia una mano”.
Come ha visto Paredes?
“Ha alternato prestazioni buone a meno buone, ha giocato molto in tutte le competizioni. Per noi è importante, da qui alla fine tutti devono dare una mano perché abbiamo obiettivi da raggiungere“.
In cosa deve migliorare ancora Vlahovic?
“Quel lavoro con Dusan lo facciamo con tutti i giocatori per migliorare quelle che sono le caratteristiche dei giocatori. Dusan ha tutto il tempo per migliorarsi, nella mia carriera da allenatore ho avuto tanti esempi. Chiellini quando ha finito di giocare aveva un sinistro delizioso perché a fine allenamento si fermava per migliorare, voleva migliorare quel sinistro che tutti gli dicevano non fosse buone. E invece alla fine riusciva a calciare a 40 metri“.
Il nipotino cosa vorrebbe dal derby?
“Mette sempre in guardia, le partite da vincere son sempre difficili. Vincere è straordinario, il derby di domani sarà molto complicato. Abbiamo grande rispetto del Torino perché ha un’organizzazione, data da un bravo allenatore, e giocatori di buona qualità“.
La squadra ha superato lo shock del -15?
“Ha superato il -15. Abbiamo ben chiaro il mini obiettivo di prendere il Bologna a 35 e nelle stesso tempo non perdere certezze perché abbiamo fatto 47 punti. Noi come gruppo di lavoro sappiamo che dobbiamo cercare di arrivare a fine stagione avendo fatto i punti che ci consentono di arrivare nelle prime quattro. Al netto di sanzioni. Dobbiamo far questo, poi abbiamo la semifinale di Coppa Italia, ottavo di finale di Europa League contro una squadra che è quarta in classifica nel campionato tedesco. Più andiamo avanti in Europa League più riempiamo il calendario“.
(Fonte foto: Depositphotos).
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