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Fiorentina, Italiano: “Oggi concreti, non è facile scegliere tra Cabral e Jovic”

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Vincenzo Italiano Fiorentina
Tempo di lettura: 3 minuti

Al termine delle sfida contro il Verona vinta per 3-0, l’allenatore della Fiorentina, Vincenzo Italiano, è intervenuto ai microfoni di Dazn per analizzare il match.

Le parole del tecnico viola riportate da TMW:

“Siamo al quarto risultato utile consecutivo. E’ una vittoria importante per iniziare a risalire la classifica e fare prestazioni con attenzione e concretezza, anche perché non abbiamo tirato tanto quanto le ultime volte. Anche i ragazzi ne parlavano nello spogliatoio, serve la concretezza per vincere le partite. Nella presentazione della gara ho detto ai ragazzi che bisogna alzare tutti di tantissimo le percentuali di attenzione e ferocia, lo richiede la classifica. Abbiamo fatto un ottimo primo tempo da questo punto di vista, poi bravi anche nel secondo. Ho dovuto fare anche qualche cambio perché c’era qualche giallo di troppo e non mi piace rischiare”.

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Come sta Terzic?
“Forse abbiamo sbagliato a tenerlo in campo dopo la prima avvisaglia, ma aveva dato il suo ok. Ha qualcosa all’adduttore, ma mi auguro non sia nulla di particolare perché il ragazzo sta facendo bene”.

A che punto è la Fiorentina di Italiano?
“A me è piaciuta oggi la grande attenzione che bisogna mettere in questo tipo di partite. Quando si va in campo bisogna duellare, avere concentrazione. E non solo quando hai l’acqua alla gola, bisogna metterla sempre. Mi auguro che i ragazzi capiscano che quest’atteggiamento serve sempre per indirizzare le partite”.

Con un Cabral così è più facile scegliere il centravanti?
“Oggi non è stato facile perché arrivano entrambi (lui e Jovic, ndr) da un bel po’ di segnature. Ho preferito Cabral perché nell’attacco della profondità spesso riesce a trovare lo spazio per far male a difese così che lavorano sull’uno contro uno. Oggi ci ha messo lo zampino su quel calcio d’angolo, va bene così”.

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Commisso ha detto ‘Ma che gol ha fatto Biraghi!’.
“Bravo Biraghi, bravissimo perché quelle sono intuizioni che ogni tanto bisogna ricercare e a noi stanno mancando. Poche volte troviamo una situazione del genere. Complimenti a lui, non era facile da quella distanza. E’ un capitano, questo è un grande gol ed è giusto che i compagni vadano ad abbracciarlo”.

(Foto: Depositphotos)

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