I nostri Social

Angolo del tifoso

ANGOLO ATALANTA – The Bank of Manchester

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 3 minuti

Oh, The Bank of Manchester has fallen“.  Immaginatevi di essere sugli spalti del mitico “Old Trafford” ad assistere a una partita del Manchester United versione 2023/2024. Se qualche sostenitore dei “Red Devils” conoscesse un episodio particolare della storia del calcio potrebbe pronunciare ad alta voce la frase a incipit di questo pezzo ogni volta che Rasmus Hojlund cadrà a terra a causa di un fallo commesso da un avversario.

Come è noto ai più, il 20enne attaccante danese, acquistato un anno fa dall’Atalanta dallo Sturm Graz per 17 milioni di euro, è passato al glorioso sodalizio d’Oltremanica per una cifra importante: 75 milioni di euro più 10 milioni di bonus che dovrebbero essere facilmente raggiungibili. Alla Dea, quindi, è bastata una sola stagione con 10 reti segnate in 34 partite tra campionato e Coppa Italia per mettere a referto l’ennesima importante cessione della gestione Percassi. E come tutte le precedenti importanti cessioni della gestione Percassi, ci sta poco da discutere: plusvalenza (vera!) importante, offerta irrinunciabile per le casse della società, ingaggio pesante (5 milioni di euro) al quale l’Atalanta non può controbattere. Ergo, Hojlund è giusto che sia stato “impacchettato” e portato in Inghilterra.

Vero, resta un pizzico di rammarico per i tifosi atalantini. Sarebbe stato bello godersi Hojlund ancora per un altro anno, in coppia con il nuovo acquisto El Bilal Touré e magari finalmente utilizzato secondo le sue caratteristiche di prima punta veloce che attacca la profondità e non come centravanti fisico che come primo obiettivo ha quello di far salire la squadra e di aprire spazi per gli inserimenti dei compagni, ma tant’è.

Pubblicità

Hojlund è oramai proiettato a sfidare Haaland in un derby di Manchester che si preannuncia ancor di più incandescente. Ma, in attesa di essere pienamente paragonato al norvegese, c’è un altro scandinavo al quale Hojlund può essere giustamente accostato: Hasse Jeppson.

L’attaccante svedese approdò all’Atalanta nel 1951. E nella stagione 1951/1952 realizzò 22 reti prima di passare al Napoli per 150 milioni di lire, fortemente voluto dal presidente partenopeo, il Comandante Achille Lauro. A causa della (per quei tempi) imponente cifra sborsata, Jeppson divenne automaticamente “‘O Banco ‘e Napule” (in italiano: il Banco di Napoli). Al suo esordio in maglia azzurra – avvenuto per ironia della sorte proprio contro l’Atalanta – un suo ex compagno gli fece un fallo, Jeppson ruzzolò per terra e leggenda vuole che un tifoso napoletano esclamò: “Gesù, è caduto ‘O Banco ‘e Napule“. Lo svedese sotto il Vesuvio realizzò 52 reti in 4 stagioni. A Hojlund l’augurio di fare nettamente meglio.

Follow us!

Pubblicità

FacebookFacebookYoutubeTwitterTwitchTikTok

in evidenza