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Angolo del tifoso

PAGELLE JUVENTUS – Empoli-Juventus 0-2

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Chiesa Juventus
Tempo di lettura: 4 minuti

Perin: poco impegnato nel primo tempo, altrettanto nella ripresa. 6

Danilo: onora la fascia e il ruolo di leader con il gol che sblocca la partita. Sempre attento, sempre presente. 7

Bremer: Meglio dell’ultima volta. L’intesa con i compagni di reparto si perfeziona, ha anche abbastanza sicurezza dei propri mezzi per cercare gloria in avanti. 6,5

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Gatti: Aspira a diventare titolare fisso. La determinazione non gli fa difetto, i mezzi tecnici sono quelli che sono, spesso la grinta non basta a mascherarli. Comunque fa il suo dietro, spesso si lancia in avanscoperta, guadagna anche un calcio di rigore. 6,5

McKennie: la sua è stata una estate travagliata: da sicuro partente a rincalzo non troppo considerato. Scala posizioni, prima come alternativa al conterraneo Weah e poi come titolare, almeno per questa partita. Corre, lotta, dimostra di esserci anche lui. 6 (dal 84’ Weah: solita staffetta, stavolta a ruoli invertiti, solite consegne. 6 )

Miretti: A quanto pare è stata bandita una gara d’appalto tra lui e Fagioli per rimpiazzare (per quanto?) Pogba. Sembra essere troppo leggero e lezioso per fare la parte dell’incursore d’assalto. Presidia la sua zona, dispensa bei tocchi, dialoga proficuamente con gli attaccanti. Un po’ più di determinazione nel puntare l’area avversaria e il posto sarà suo. Eviti i cartellini gialli. 6 (dal 62’ Pogba: deve mettere minuti nelle gambe, lo sappiamo bene. Per lui anche un gol annullato. 6 )

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Locatelli: per lui è dura sia dentro che fuori dal campo. Quando gioca ha in dote un faticoso lavoro di taglia & cuci davanti alla difesa, non sempre apprezzato a dovere. Quando, invece, l’arbitro fischia la fine gli tocca anche sorbirsi le recriminazioni di qualche giornalista in merito alla frettolosa vendita di Rovella. Ma siamo sicuri che il ragazzino avrebbe fatto meglio? 6

Rabiot: un po’ supporto per gli attaccanti, un po’ frangiflutti a beneficio dei difensori. Un doppio lavoro che stroncherebbe parecchi. Ma il lungagnone francese ha carattere e fiato per reggere il molteplice compito. E prova anche a sfondare. 6,5 (

Kostic: si rivede l’uomo degli assist (una decina l’anno scorso, mica male). Nelle prime due uscite Allegri gli ha fatto assaggiare la panca. Lui ha fatto buon viso a cattivo gioco ma è chiaro che il ridimensionamento non gli è gradito. Ricomincia da dove aveva lasciato: corsa, passaggi filtranti e appoggi intelligenti. Propizia anche il gol di Danilo. 7 (dal 71’ Cambiaso: adesso tocca a lui rimpiazzare. Difficile reggere il confronto con il predecessore. Andrà meglio la prossima volta. 5,5 )

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Vlahovic: è il forzato del gol. Solo se gonfia la rete ad ogni match i suoi numerosi detrattori si zittiscono. Lui ne è fin troppo consapevole e tende a strafare, collezionando anche una ammonizione. Un rigore sbagliato e tanti tentativi. 5,5 (Dal 71’ Milik: avvicenda il compagno per tenere impegnati i difensori toscani, far salire la squadra e spezzare il ritmo. Una traversa a tempo scaduto al suo attivo 6,5 )

Chiesa: deve imparare un mestiere completamente nuovo, la punta atipica. Movimenti inediti, i suoi consueti strappi, virate improvvise verso la porta. Senza dimenticare l’assistenza costante per il suo partner d’attacco. A volte suggeritore, altre stoccatore. E una travolgente discesa premia il suo impegno con la marcatura. 7 (dal 83’ Kean: entra a giochi fatti ma ha il tempo di cogliere un palo 6 )

Allenatore Allegri: l’importante era ripartire con convinzione. Il tecnico sa che un primo bilancio non potrà essere fatto che verso Natale. Per ora si affronta un match alla volta, poi saranno tracciati gli obiettivi. 6,5

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