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Giù le mani da Alex Meret!
Giù le mani da Alex Meret! L’avversione della tifoseria partenopea verso il proprio portiere è ormai una cantilena che i vicoli di Napoli ascoltano ogni settimana. Infatti, non manca occasione per criticare (quasi sempre senza alcun fondamento) l’estremo difensore classe 1997. Credo sia arrivato il momento di dire basta a questo continuo attacco verso l’ex Spal.
L’arrivo all’ombra del Vesuvio del “Predestinato”
Alex Meret arriva in azzurro parallelamente all’approdo sulla panchina di mister Carlo Ancelotti. In realtà è storia nota che l’attuale tecnico del Real Madrid avesse in mente altri nomi per blindare la porta del Napoli dopo l’addio di Pepe Reina: i principali obiettivi erano Leno (poi acquistato dall’Arsenal- ora al Fulham) e Areola (all’epoca del PSG – ora al West Ham). Nonostante ciò, il presidente De Laurentiis decise sua sponte di investire su un portiere italiano che non aveva mai giocato in Serie A, pur essendo di proprietà dell’Udinese. L’ottima stagione in Serie B con la Spal, culminata con la promozione nella massima serie, spingono il patron azzurro a spendere 25 milioni di euro circa per Alex Meret e Karnezis (che avrebbe dovuto fungere da vice).
Tuttavia, l’esperienza con il club campano inizia in modo sfortunato. Al primo giorno di ritiro il portiere si frattura l’ulna. Stop immediato e porta affidata al secondo, di nazionalità greca, che però non convince nelle uscite amichevoli di pre-campionato. Infatti, a Serie A iniziata, il Napoli prende dall’Arsenal Ospina. Quest’ultimo protegge la porta del Napoli fino a dicembre quando rientra Meret. Le prestazioni convincono tutti, i tifosi sono convinti: “abbiamo comprato finalmente un portiere”; “abbiamo i pali coperti per almeno i prossimi 10 anni”.
L’addio di Ancelotti e l’inizio dell’alternanza in porta
L’incubo di Meret inizia con l’esonero di Ancelotti e l’arrivo in terra partenopea di Gennaro Gattuso, presentato in conferenza stampa come “Ringhio Star” da ADL. L’ex tecnico del Milan inizia un’inconsueta alternanza tra l’ex Spal e Ospina, mostrando, in modo evidente però, come il preferito sia il colombiano ex Arsenal. Infatti, Meret è relegato alla Coppa Italia (che farà vincere contro la Juventus in finale, risultando decisivo sui calci di rigore) ed ai match meno blasonati in Serie A.
Con l’avvento della nuova stagione Gattuso fa la sua scelta: Ospina è il titolare. Sulla stessa scia l’anno seguente anche mister Spalletti decide di confermare in porta l’ex Arsenal. Dunque, per ben due stagioni l’estremo difensore italiano è lasciato “ammuffire” in panchina; venendo chiamato in causa solo all’evenienza e nei pochi match di Europa League. In questo periodo, totalmente sfiduciato, alterna buone prestazioni ad altre più opache.
Da qui inizia la cantilena della tifoseria partenopea. “Meret nun è ‘bbuono“, “Nu ten a’ personalità“, “Ospina è cchiu forte“, “Meret nun sap’ fa’ e passaggi“, e chi più ne ha più ne metta.
Lo sconforto dei tifosi con l’addio di Ospina e la risposta di Meret.
La grande maggioranza della tifoseria partenopea con l’addio di Ospina nell’estate del 2022 cade praticamente nello sconforto quando, allo scoccare della fine del calciomercato estivo, non viene acquistato un altro portiere oltre Meret e il neo arrivato Sirigu. Il numero uno azzurro inizia la stagione con il peso sulle spalle di “non essere all’altezza della piazza“.
Nonostante le tantissime polemiche e una piazza che attende solo il suo errore per alimentare ancora più polemiche, Meret si rende protagonista di una stagione super, contribuendo con moltissimi meriti alla conquista del tanto atteso terzo scudetto.
Nuova stagione, vecchie abitudini
Uno, giustamente, si immagine di aver conquistato il benestare della piazza dopo la sicurezza e la forza mostrata l’anno precedente. E invece no. Infatti, quest’anno al centro del polverone non ci è finito solo Rudi Garcia (ormai ex tecnico azzurro, sostituito dal clamoroso ritorno di Mazzarri), ma anche l’estremo difensore classe 1997, incolpato di ogni minimo gol subito.
Mi sembra doveroso accodarmi ad un post scritto dal noto giornalista napoletano Umberto Chiariello, al termine del match contro il Real Madrid:
“Meret stritolato, massacrato, dileggiato, e non ha nessuna colpa sui tre gol presi: poi scopri che Kepa (che tutti volevano) va a farfalle su un cross, Provedel prende un gol sotto le gambe, Donnarumma sotto le braccia, Maignan respinge corto a centro area e viene graziato, e nessuno fiata. E se il povero Alex avesse fatto solo la metà degli errori che ogni portiere ha fatto in questo turno di Champions League avrebbe dovuto chiedere asilo politico a Putin. Siete pessimi. Vergognatevi!”
Ebbene si, il verbo da utilizzare nel caso di specie è “VERGNORARSI”. Che calcisticamente un giocatore non possa piacere è più che lecito, ma l’addossare colpe, INESISTENTI, in capo allo stesso per il puro sfizio di farlo è orripilante, nonchè espressione di un arretratezza cognitiva.
Tutti vogliono Gollini, ma Meret…
Alla nota e costante critica ad Alex Meret segue, ovviamente, il monito della tifoseria di vedere tra i pali Pierluigi Gollini, altro portiere di notevolissimo spessore. La titolarità dell’ex Atalanta e Fiorentina arriva, quasi per caso, nel match contro l’Empoli dove si rende protagonista di una parata importante e un gol subito. Nulla che faccia dire “è superiore, deve essere lui il titolare”. Mi sembra doveroso ricordare che Meret, più volte in stagione si è reso protagonista di alcune parate che hanno salvato il risultato, come nella partita contro l’Hellas Verona. Dunque, a mio modestissimo parere, bisognerebbe avere maggiore rispetto nei confronti del portiere che ha condotto la squadra a vincere il tricolore.
Adesso più che mai sostenere tutta la squadra che vive un momento di crisi e in particolare evitare di trovare colpe sempre nello stesso calciatore. Un solo monito in questo momento è d’obbligo: GIU’ LE MANI DA ALEX MERET!
(Foto: Depositphotos)