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Con Lanini e Starita, il Benevento si beve il Brindisi e si riavvicina al secondo posto

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Benevento Paleari
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BENEVENTO-BRINDISI 2-0

Rullo di tamburi, signori. Il Benevento, battendo il Brindisi in casa, si riavvicina al secondo posto, ad un punto dall’Avellino e rivede la testa là davanti, quella Juve Stabia che, al momento, appare irraggiungibile ad 8 punti di distanza. E rivede le stelle della testa proprio con due inzuccate di capoccia, una da un corner, l’altra da un cross, entrambe dalla fascia destra. Si sono fatti trovare più che pronti Lanini e Starita, alla loro prima rete in maglia giallorossa e davanti al loro nuovo pubblico.

Iniziamo col dire che chi vi sta scrivendo aveva 6 anni quando Benevento e Brindisi si sono affrontate l’ultima volta a Benevento. Correva l’anno 1987, era in C1 e i giallorossi bruciarono i pugliesi per 2-0. Al Benevento, questa domenica, occorrevano punti per rimanere nelle zone alte, al Brindisi invece servivano punti per la salvezza. E in casa della terza in classifica, l’impresa era tutt’altro che semplice. I biancazzurri, guidati da Roselli, reduci da due pareggi di fila raccolti contro Audace Cerignola e Monterosi, hanno inanellato in questo ultimi 30 giorni una serie di acquisti che ne ridisegnano la conformazione in campo (gli ultimi arrivati Galazzini e Pagliuca più Opoola, tornato al Brindisi dopo l’avventura alla Carrarese, Labriola, Martorelli, Speranza, Grassi, Spingola, Guida, Pinto, Antonino, Bonnin, Bagatti, Falbo, Calderoni, Trotta, Vantaggiato e Merletti). Mentre gli uomini di Auteri dovevano evitare un atteggiamento superficiale o supponente. E con una nuova cartuccia come il mediano Nardi dalla Cremonese, tutto lasciava presupporre anche una maggiore tranquillità ed equilibrio nella gestione della gara. Mentre grandi cose si attendevano da Starita e Lanini. L’unica incognita che la Strega temeva erano gli esempi degli avvii di gara della Casertana e del Taranto, con un’aggressività totale fin dall’inizio in grado di mischiare le carte. Così non è stato e il Benevento ha potuto passeggiare sul Brindisi e sulle sue lacune, che, a volte, erano vere macerie, brillando maggiormente soprattutto dalle palle inattive e dall’efficacia degli inserimenti di testa. Per il Brindisi rare reazioni, che però, in più d’una occasione, stavano per rimettere tutto in discussione.

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PRIMO TEMPO. Entrambe affamate di punti, per obiettivi opposti, Benevento e Brindisi, la prima partiva con difesa e attacco confermati rispetto alla gara di Taranto, con in più Filippo Nardi titolare. Per il Benevento era musica intonata fin dai primi minuti. Al 3’ capitan Ciano prova in solitaria con una conclusione angolata che mette già in difficoltà l’estremo difensore brindisino. Due giri d’orologio dopo, Ciano già si candida come migliore in campo (grande prova per lui, oggi), servendo Improta, Saio disinnesca facilmente la conclusione. C’impiega tredici minuti il Benevento per passare in vantaggio, ma, a parte qualche leggerezza nelle palle di appoggio a centrocampo, si può dire che il gol fosse nell’aria fin da subito. Da corner battuto da Ciano, Lanini trova la sponda giusta di testa per deviarla sul secondo palo. Subito dopo il Benevento prova ad allentare un attimo il ritmo e il Brindisi che prova a svegliarsi, ma senza creare particolari pericoli alla porta difesa da Paleari. Tant’è che al 22’ i giallorossi rimettono subito le cose in chiaro. Mastrangelo per Agazzi, cross immediato e il raddoppio arriva nuovamente di testa, questa volta con l’altro neoacquisto Starita. Dopo il 2-0 finisce la tregua, momentanea, tra la curva del Brindisi e il presidente Daniele Arigliano, visibilmente scontenti del penultimo posto in classifica che non sembra non trovare sbocchi di uscita verso la salvezza. Alla mezz’ora Roselli corre ai ripari, provando a fare degli accorgimenti in campo. Fuori Monti e Labriola, dentro Vona e Guida. Ma né tatticamente, né praticamente cambia poi molto. Al 40’ il pericolo viene sempre dai calci d’angolo. Ancora parabola di Ciano, questa volta per l’accorrente Capellini ad incocciare: palla alta. Nel recupero è ancora  una volta Camillo Ciano il mattatore, in grande spolvero questo pomeriggio. Tutti i pericoli vengono dai suoi piedi. Questa volta la palla inattiva è un calcio piazzato che impegna severamente Saio.

SECONDO TEMPO. La Strega entra in campo nella ripresa per controllare e addormentare la gara. Il Brindisi non ci sta e prova ad affacciarsi davanti. Al 55’ un’indecisione difensiva consente a Cristian Bunino d’inserirsi e, per poco, di rimettere in discussione il match. Molto attento Paleari a respingere nell’occasione. Dopo venti minuti al sapore di camomilla, la gara si riaccende ed è per lunghi tratti anche molto divertente, con il Benevento a rimettere il piede sull’acceleratore. Ciciretti dalla destra fa un lancio verso Masciangelo sulla sinistra. Il centrocampista si aggiusta la sfera calcia di prima intenzione, la prima volta, Saio ribatte; ancora palla a Masciangelo, conclusione fuori misura. Al 67’, da corner di Ciciretti, cerca ancora una volta il gol Capellini: palla altissima. Brindisi va vicino al gol in due occasioni ravvicinate di Bunino, provando così a riaprire il match. Nella prima, ancora in una mischia indecisa, respinge Paleari e mette in angolo Pastina. Dal corner di Bagatti, ancora Bunino costringe Paleari agli straordinari. Troppo sbilanciati in avanti in questa fase, gli ospiti, che concedono corridoi e praterie. In una di queste, al 74’, i giallorossi vanno vicinissimi al tris. Masciangelo vede Ferrante, ma la punta non vede la porta. Occasione favorevole sprecata per chiudere definitivamente la gara. Non allontanarsi troppo dalla Juve Stabia e non distaccarsi dall’Avellino: operazione riuscita per il Benevento. Allontanarsi dal Monterosi per andare verso Virtus Francavilla, Turris e Monopoli: operazione non centrata dal Brindisi. Ma un’impresa al Vigorito oggi era di quelle ardue per i biancoazzurri di Roselli. Da missione impossibile.

 

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IL TABELLINO

Benevento (3-4-3)

Paleari; Berra, Capellini, Pastina; Improta, Agazzi (57’ Talia), Nardi (66’ Simonetti), Masciangelo; Ciano (58’ Ciciretti), Lanini (57’ Ferrante), Starita (71’ Pinato)

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All. Auteri

Brindisi (3-5-1-1)

Saio; Bellucci, Gorzelewski (85’ Opoola), Bonnin; Monti (31’ Guida), Labriola (31’ Vona), Bagatti (80’ Martorelli), Speranza, Calderoni; Pinto, Bunino

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All. Roselli

Arbitro: Zanotti di Rimini

Reti: 13’ Lanini (B), 22’ Starita (B)

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Ammoniti: Nardi (B), Improta (B)

Recupero: 2’ primo tempo; 5’ secondo tempo

LA CRONACA IN….10 PASSAGGI

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3’ Benevento arrembante fin dai primi minuti. Capitan Ciano prova in solitaria con una conclusione angolata che mette già in difficoltà l’estremo difensore brindisino

13’ Benevento in vantaggio. Da corner battuto da Ciano, Lanini trova la sponda giusta di testa per deviarla sul secondo palo

22’ Con il Brindisi che prova a svegliarsi, sono i giallorossi a rimettere subito le cose in chiaro. Mastrangelo per Agazzi, cross immediato e il raddoppio arriva nuovamente di testa, questa volta con l’altro neoacquisto Starita. Anche per lui è la prima rete stagionale con la maglia giallorossa.

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40’ Il pericolo viene sempre dai calci d’angolo. Ancora parabola di Ciano, questa volta per l’accorrente Capellini ad incocciare: palla alta

46’ Ancora Ciano, in grande spolvero questo pomeriggio. Tutti i pericoli vengono dai suoi piedi. Questa volta la palla inattiva è un calcio piazzato che impegna severamente Saio.

55’ Brindisi che prova ad affacciarsi davanti. Un’indecisione difensiva consente a Cristian Bunino d’inserirsi e, per poco, di rimettere in discussione il match. Molto attento Paleari a respingere nell’occasione

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65’ Benevento rimette il piede sull’acceleratore. Ciciretti dalla destra fa un lancio verso Masciangelo sulla sinistra. Il centrocampista si aggiusta la sfera calcia di prima intenzione, la prima volta, Saio ribatte; ancora palla a Masciangelo, conclusione fuori misura

67’ Da corner di Ciciretti, cerca ancora una volta il gol Capellini: palla altissima

70’ Brindisi va vicino al gol in due occasioni ravvicinate di Bunino, provando così a riaprire il match. Nella prima, ancora in una mischia indecisa, respinge Paleari e mette in angolo Pastina. Dal corner di Bagatti, ancora Bunino costringe Paleari agli straordinari

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74’ Cervi del Brindisi sbilanciati in avanti, i giallorossi vanno vicini al tris. Masciangelo vede Ferrante, ma la punta non vede la porta. Occasione favorevole sprecata per chiudere definitivamente la gara.

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