Angolo del tifoso
ANGOLO GENOA – Ultima azione
Termina 1-1 la sfida del Ferraris tra Genoa e Roma, con il Grifone che trova il pareggio nell’ultima azione di gara.
Purtroppo, non vale come quando si giocava da bambini, ultima azione e chi segna vince, ma il pareggio è un risultato che bisogna tenersi stretto, considerando l’andamento del match.
Primo tempo – SENZA IDEE
Chiaro è che nella prima frazione di gioco non si vede, praticamente, alcun sprazzo di gioco. Non ci si prova nemmeno, pazzesco.
Dai due out, solamente lanci a sperare che uno dei due attaccanti azzeccasse lo stop e andasse in porta, così non è stato.
Sembrava che la partita non fosse stata preparata in nessuna maniera, non c’erano idee. Se giochi così, il gol prima o poi lo prendi, di fatti Dovbyk battezza la porta del Genoa siglando la prima rete italiana, dopo cinque minuti di controllo VAR.
Parlando dei singoli, Thorsby non ne ha azzecca una, Ekuban somiglia a Casper il fantasma, serve una svolta per ribaltarla. L’unico a salvarsi è Gollini, incolpevole sul gol e fondamentale in diverse occasioni a non subirne ulteriori.
Secondo tempo – LA SVOLTA
La svolta arriva con l’ingresso di Malinovskyi al posto di Thorsby, e dal primo minuto il pressing rossoblu è incessante. Con l’ucraino hai più organizzazione a centrocampo, più qualità.
Entra bene anche Vitinha, che riesce a dare quella spinta in più in attacco. La rete del pareggio arriva quando molti tifosi avevano perso le speranze.
Un traversone a rientrare dello stesso Vitinha cerca una deviazione in mezzo all’area, a staccare è De Winter che fa esplodere Marassi e mette il sigillo finale su un pareggio meritato.
Pesa molto l’assenza di Messias, questo è ovvio, ma come detto da Gilardino, è nelle difficoltà che questa rosa tira fuori il meglio, non demordendo e sudando fino all’ultimo secondo di partita.
(Foto: Depositphotos)