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Angolo del tifoso

ANGOLO INTER – Il principe iraniano

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Simone Inzaghi Inter
Tempo di lettura: 2 minuti

Serviva una risposta un po’ più convinta da parte dell’Inter dopo la vittoria di Udine? Detto fatto: 4-0 alla Stella Rossa e primi tre punti in Champions League.

A segno Calhanoglu, Arnautovic, Lautaro Martinez e Taremi nella larga vittoria della squadra di Inzaghi, che prova a scacciare i fantasmi.

Una perla per sbloccarla

Basta poco all’Inter per passare in vantaggio contro la squadra serva, con un vecchio alleato dal quale da tempo mancava aiuto: il calcio di punizione.

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Una perla, non si può definire in altro modo, da parte di Hakan Calhanoglu che colpisce il palo e si insacca alle spalle dell’estremo difensore della Stella Rossa.

Il giusto modo per mettere subito in discesa il match e per far esplodere San Siro.

Il principe iraniano sale in cattedra

È nel secondo tempo che l’Inter dilaga, sulle ali del principe iraniano: Mehdi Taremi.

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Due assist e un gol che regalano la sicurezza ai nerazzurri e i tre punti.

Il primo passaggio vincente è per Arnautovic, che deve solo appoggiarla in porta su un suo invito comodo comodo da insaccare.

Il secondo è frutto della caparbietà dell’iraniano che, pur subendo quasi sicuramente fallo, si rialza immediatamente e serve il capitano, che con il suo istinto da attaccante non si fa pregare e ritrova la rete anche nella massima competizione europea.

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Taremi chiude poi la danza con un rigore, che gli vale il primo gol in maglia nerazzurra e la prima gioia davanti ai suoi tifosi a San Siro.

Buone nuove e vecchie cattive

Ci sono alcune novità ben accette e alcune vecchie notizie sgradite per l’Inter stasera.

Da un lato si ritrova un cinismo sottoporta mancato a lungo nelle ultime settimane, che regala in questo caso un largo 4-0 ai danni della Stella Rossa.

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Dall’altro, però, si conferma questa difficoltà in difesa, con una retroguardia che troppo spesso sembra quasi andare in blackout, il che è profondamente negativo.

Stavolta era la Stella Rossa, che ti perdona anche se lasci spazio, ma in altre occasioni ci saranno squadre più pronte e più preparate, che al minimo invito ti puniscono.

Bisogna lavorare su questo, non c’è dubbio. Anche perché adesso gli impegni arriveranno tutti uno dietro l’altro.

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(Foto: Depositphotos)

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