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Perlingieri bis regala il primo allungo al Benevento
BENEVENTO-TURRIS 2-1
Era la ghiotta e appetitosa occasione per il Benevento per allungare nuovamente il passo, dopo lo stop a Crotone, sulle dirette inseguitrici alla vigilia di due scontri diretti sul ring, quello contro l’arrembante Audace Cerignola e lo storico del derby contro l’Avellino.
A Cerignola la trasferta sarà tra appena 5 giorni, mentre il derby Sannio/Irpinia, che già si preannuncia memorabile, avrà luogo domenica 17 novembre. Mettere subito in chiaro con la frusta e la sagacia di Indiana Jones che brevi pit-stop un po’ rovinano le esaltanti prestazioni fin qui fatte, ma di certo non demoliscono quello che è l’obiettivo B all’orizzonte, è riuscito.
Un po’ da avventurieri alla fine, proprio come il famoso personaggio creato dalla fantasia di George Lucas, ma le emozioni al “Vigorito” non sono mancate. Non è stato né particolarmente facile, né difficile per la squadra di Auteri sbarazzarsi dei corallini, che i brividi li hanno messi, eccome. Un doppio Perlingieri, originario tra l’altro di un’altra Torre, Torre Annunziata, su assist degli altri due centravanti beneventani, ha liquidato la pratica, regalando il primo vero allungo del Benevento in classifica. Di fronte la Turris di Conte che ha la metà dei punti dei giallorossi, che non perdeva da 4 gare (gli ultimi due punti li ha conquistati contro Taranto e Catania) e con una tegola pesantissima di punti di penalizzazione che potrebbero arrivare a breve.
Preferiva, Conte, un approccio più accorto e prudente, vista la macchina da guerra che è la Strega in casa, ma non certo morbido per provare a continuare a racimolare punti preziosi come l’aria. Punti pregiati trattandosi appunto di prenderli alla prima in classifica e di recuperarli in un derby regionale. Conquistarli al “Ciro Vigorito” sarebbe stato sublime, poi.
Così non è stata. Anche se l’evidente superiorità dei giallorossi, che appariva scontata, non ha inciso in maniera sovrastante. Senza contare anche la delusione e la sfiducia, soprattutto dei tifosi, avvenute in settimana per ciò che accadrà da qui ai prossimi giorni, ovvero la penalizzazione di punti in classifica per i mancati versamenti di ritenute Irpes e contributi Inps a tesserati, dipendenti e collaboratori per le mensilità di luglio e agosto 2024.
La società è stata deferita a titolo di responsabilità diretta e propria per le violazioni disciplinari ascritte ai propri legali rappresentanti pro-tempore. Una grana che rischia di affossare ancora di più il già demoralizzato ambiente.
La squadra di Auteri, oltre a confermare l’imbattibilità e tre assenze (Nardi e Pinato infortunati, Meccariello squalificato) vorrebbe, come detto, approfittare dei passi falsi delle altre per aprire le ali. Un’occasione davvero d’oro colta appieno per così ripristinare una distanza di sicurezza prima di due big-match.
PRIMO TEMPO – Benevento al risparmio, Turris gli mette i brividi
“Ma ancora 0-0 stiamo?”. In questa domanda lapidaria di un tifoso giallorosso sugli spalti, la sintesi dei primi 10 minuti di gioco nel derby campano, molto atteso soprattutto dagli Stregoni. La sintesi e la temperatura, anche, di un segnale. Quello che indicava che la Turris, chiaramente, era nettamente sfavorita in questo match. Dieci minuti un po’ monotoni interrotti da un Perlingieri in spolvero che liberava Manconi per una bordata centrale ma insidiosa, prontamente sventata da Marcone. Tutto lascerebbe presagire il più classico dei tiri al bersaglio. Ma non va esattamente così. Tant’è che la Turris passa in vantaggio al 14’. Ekuban pesca Boli, che sfugge ad una retroguardia imbambolata e fornisce a Nocerino un assist vincente per un tiro all’angolo destro di Nunziante di pregevole fattura.
Doccia fredda per il Benevento per un momento no che prosegue al 18’, quando rischia di andare sotto di 0-2. Angolo per i corallini di Pugliese, Nicolao furbamente la prolunga, ma Casarini da due passi si ritrova la palla in testa, ma sbilanciato in avanti. Pericolo scampato per i giallorossi, ma per gli uomini di Conte è un momento favorevole. Incantesimo interrotto dal pareggio di Perlingieri al 23’. Ferrara vede Perlingieri in area e lo assiste con una pennellata perfetta, il giovane centravanti vince il duello con Esempio e batte Marcone. Momento d’oro per i padroni di casa che si galvanizzano là davanti e quel tiro al bersaglio, auspicato dai più, lo incominciano. Al 25’ Acampora sfrutta un errore di Casarini e spara subito un fendente a botta sicura: di poco alto. Al 32’ s’invola da solo in area, testardamente, Lamesta, ma dopo un paio di dribbling viene fermato da Ricci, sottoporta, al momento di calciare. In mezzo un’indecisione di Nunziante al 29’ rischiava di costare carissima e di far ripiombare, così, i giallorossi nell’incubo dello svantaggio. Ancora una volta Casarini non è lesto e cogliere la palla al balzo e riportare in vantaggio la Turris. Ci si aspettava più che una Turris demotivata, un Benevento più carico, ma forse Auteri ha preferito giocare al risparmio per dosare al meglio le energie.
SECONDO TEMPO – Difesa da rivedere, negli scontri diretti vietato sbagliare
Il lunapark, sponda locale, si apre nella ripresa, ma il primo pericolo lo crea la Turris al 51’. Sempre su palle inattive (o su cross al centro) i difensori perdono i propri marcatori. Questa volta è il turno di Ekuban tentare il colpaccio di testa, ma Nunziante, questa volta, si fa trovare pronto. Al 53’ il Benevento si porta in vantaggio. Autore della rete nuovamente il classe 2005 napoletano che, servito da Lamesta, la controlla e la manda nell’angolino. La Turris sembra lentamente dissolversi, l’arrivo di una terza rete sembra certo. Al 59’ ancora Perlingieri protagonista di uno scambio con Acampora.
Per un niente il n. 17 giallorosso non arriva ad impattare la sfera, lesto Marcone a respingere. Sul successivo corner di Lamesta, Talia inchioda di testa, Marcone ancora una volta ribatte. Al 72’ i corallini si affacciano dalle parti di Nunziante. Ancora una volta a saggiare la bravura del portiere 17enne è Casarini. Ottimo colpo di testa il suo, palla bloccata in presa plastica per Nunziante. Qualche minuto dopo, al 76’, il neoentrato Simonetti libera Manconi che vorrebbe liberarsi in un urlo di gioia, ma invece con il destro prende un palo pieno. Nei cinque minuti di recupero finali, la Turris ha qualche spiraglio per tentare un’azione, anche da un ultimo calcio d’angolo, ma la difesa giallorossa respinge e difende il preziosissimo bottino dei 3 punti.
Dalla Turris al Cerignola, passando per l’Avellino. Per il Benevento è iniziato un mese pazzesco con cinque gare in 26 giorni, tra derby, scontri diretti e trasferte ostiche. Vincere il derby con la Turris era il primo banco di prova per provare a dare la prima vera spallata in classifica. Prove di fuoco e, di fuoco, i giallorossi ne hanno da vendere. Non di meno la squadra di Torre del Greco, che, combattiva fino alla fine, ha causato qualche inaspettata difficoltà di troppo agli uomini di Auteri. In vista dei prossimi due scontri diretti, per la Strega sarà vietato sbagliare.
IL TABELLINO
Benevento (4-2-3-1)
Nunziante; Oukhadda, Berra, Capellini, Ferrara; Talia, Prisco; Lamesta (70’ Simonetti), Acampora (70’ Borello), Manconi; Perlingieri (85’ Tosca)
All. Auteri
Turris (3-5-2)
Marcone; Ricci (60’ Giannone), Esempio, Cocetta; Boli, Pugliese (60’ Parodi), Casarini, Scaccabarozzi (87’ Porro), Nicolao (60’ Onofrietti); Nocerino, Ekuban (75’ Trotta).
All. Conte
Arbitro: Ursini di Pescara
Reti: 14’ Nocerino (T), 23’ Perlingieri (B), 53’ Perlingieri (B)
Ammoniti: Nocerino (T), Ricci (T), Prisco (B), Giannone (T), Capellini (B)
Recupero: 1’ primo tempo; 5’ secondo tempo
(Foto: Depositphotos)