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Real Madrid – Milan: Le probabili formazioni

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Milan
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Questa sera al Santiago Bernabeu il Real Madrid scenderà in campo contro il Milan, la sfida tra la prima e la seconda squadra più titolata della Champions League.

Carlo Ancelotti sfida il suo passato con la squadra quasi al completo, schierando il tridente delle stelle con Bellingham, Mbappè e Vinicius.

Paulo Fonseca, invece, dovrebbe schierare dal primo minuto Rafael Leao con Chukwueze a destra e Pulisic dietro l’ex dell’incontro, Alvaro Morata.

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Queste le probabili formazioni:

REAL MADRID (4-3-1-2): Lunin; Vazquez, Rudiger, Militao, Mendy; Valverde, Tchouameni, Camavinga; Bellingham; Mbappé, Vinicius.

Allenatore: Ancelotti.

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Thiaw, Tomori, Theo Hernandez; Fofana, Reijnders; Musah, Pulisic, Leao; Morata.

Allenatore: Fonseca.

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Sulla partita di stasera ha detto la sua anche l’ex allenatore del Milan Arrigo Sacchi:

Queste le parole di Sacchi ai microfoni della Gazzetta dello Sport:

Ancelotti è un uomo adorabile, mi ha chiamato almeno sette volte in questi giorni. È intelligente e modesto, del resto sono qualità che non viaggiano mai separate. Fu il primo giocatore che chiesi a Berlusconi, lui era titubante. Il Milan era appena arrivato quinto e le ginocchia di Carletto sembravano non offrire grandi garanzie. Gli dissi che con lui avremmo subito vinto il campionato. Fu così”.

I rossoneri sono sfavoriti. Esiste la possibilità di ribaltare il pronostico?

“Spero che tutti i giocatori conoscano la storia del Milan, storia che è sui libri del calcio. Il club con il suo stile e la sua visione viene prima della squadra e la squadra prima di ogni singolo, parte tutto da qui”.

Sembra dar ragione a Fonseca su Leao, è corretto?

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Dico solo che anche io trattavo tutti i miei giocatori allo stesso modo. Certo, Van Basten era il più forte ma non scendevo mai a compromessi. Tra un giocatore bravo e uno affidabile, scelgo il secondo. Spero solo che Fonseca conoscesse già i giocatori scelti in estate, non solo tecnicamente ma anche mentalmente. Se non c’è totale sintonia non potrai mai avere una squadra di valore”.

(Foto: DepositPhotos)

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