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Angolo del tifoso

ANGOLO JUVENTUS – Difficile fare di meglio

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Juventus Thiago Motta
Tempo di lettura: 3 minuti

La Juventus  torna dalla Puglia con un pareggio che sa di beffa nella gara contro il Lecce. C’è rammarico perché sembrava la serata buona per portare a casa, finalmente, una vittoria. C’è rammarico perché gli avversari si erano dimostrati tignosi ma non irresistibili. C’e rammarico perché il gol del pari è arrivato in pieno recupero. Due punti persi anche stavolta, l’ennesima occasione sprecata di dare una svolta alla stagione e una identità precisa alla squadra. Che finora, causa la sequenza infinita di infortuni, assomiglia sempre di più a un mosaico. I vari tasselli vengono incastrati alla meglio tra di loro a seconda della disponibilità del momento. Ed è chiaro che un gruppo cosi rabberciato non può che affrontare ogni partita con l’intento di riuscire a sfangarla, in un modo o nell’altra. Difficile fare di meglio.

La conta dei presenti

Il mister bianconero, ormai,  quando compila l’elenco dei convocati per il match è costretto a fare la conta non degli assenti ma dei presenti. Fa decisamente prima: il numero degli arruolabili è nettamente inferiore a quello degli indisponibili. L’appello fatto per la trasferta salentina recita cosi: tredici giocatori di movimento più i portieri. Scenario da bollettino di guerra, l’unica soluzione è integrare il gruppo con alcuni giovani della Primavera. Se non ci fossero loro la panchina assomiglierebbe ad un deserto. Magari porteranno entusiasmo ma poi, in campo, devono andarci sempre gli stessi. Sempre più stanchi a causa degli straordinari già fatti, sempre più stressati dall’obbligo di andare comunque a caccia di un risultato positivo. Con queste premesse inevitabile che il gioco latiti e le marcature idem. Difficile fare di meglio.

Sindrome da gol mancato

Gonfiare la rete, questo è il punto. O meglio, il problema. Non si tratta di nascondersi dietro l’ormai cronica assenza di uno specialista dell’area di rigore. La questione è molto più complessa, la continua emergenza costringe i superstiti a una contagiosa prudenza. In ogni settore e in ogni giocata. Non è mai il momento di spingere di più in avanti o di tentare qualche audace verticalizzazione. Molto più sicuro e conveniente insistere su un mellifluo possesso palla, costruire la consueta ragnatela di passaggi, addormentare la partita e controllare le mosse degli avversari fino al triplice fischio finale. Se non si perde la concentrazione, se non si da troppo spazio alle iniziative altrui mantenere inviolata la propria porta non è una missione impossibile. Difficile fare di meglio.

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Colpo di scena

Poi, nel caso che si aspiri a qualcosa di più di un punto, basta avere pazienza e aspettare che ci sia un colpo di scena. Un evento che sparigli le carte e stravolga il copione previsto. Può essere un dribbling riuscito: avversario lasciato sul posto, calibrato cross al centro e inzuccata vincente. Quando la manovra bianconera riesce a far pervenire la palla all’esterno lusitano Francisco Conceição è questo l’esito in cui molti sperano. Oppure un tiro improvviso dalla distanza che sorprende tutti, magari con il contorno di una bella deviazione involontaria per ingannare il portiere. In questo modo l’inesauribile Andrea Cambiaso, jolly per tutti gli usi e tutte le partite, riesce a cambiare l’andamento del match sbloccando il risultato. Un gol più causale che voluto, certamente, ma che brilla come oro in un contesto cosi complicato. Difficile fare di meglio.

Oculata gestione

A questo punto, con poco più di  venti minuti ancora da giocare, il manuale dell’accorto gestore suggerirebbe di intensificare il giro palla, tenere alla larga dalla zona pericolo gli avversari e portarsi via il bottino pieno. Peccato che il superlavoro svolto sempre dai soliti noti finisca inesorabilmente per annebbiare le idee ed appesantire le gambe. E che il ritmo imposto dagli altri aumenti il disagio, al punto che solo un superbo Mattia Perin, in versione uomo ragno, riesce a tenere a galla i compagni arpionando tutti i palloni che si affacciano dalle sue parti. Tutti, tranne uno. Quello che, qualche minuto dopo il novantesimo, finisce in rete per la gioia dei salentini e la rabbia dei bianconeri. Difficile fare di meglio.

(Foto: Depositphotos)

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