Lazio
Gol di Isaksen e la Lazio batte il Napoli anche al Maradona
Cambiando i giocatori, il risultato non cambia, dopo la vittoria di giovedì che aveva estromesso il Napoli dalla Coppa Italia, la Lazio batte gli azzurri anche al “Maradona” con un gol di Isaksen.
Una sconfitta che fa male e costa il primo posto in classifica
Rispetto a quella di Coppa questa per gli uomini di Conte è una sconfitta che fa ancora più male perché relega i partenopei al secondo posto alle spalle dell’Atalanta abbandonando quel primato che durava dalla sesta giornata.
La Lazio invece con questi tre punti rientra prepotentemente in lotta per un posto Champions e adesso è ad un solo punto dal Napoli. La decide Isaksen sbloccando una partita fino a quel momento in equilibrio ma nel corso della quale i padroni di casa avevano costruito ed osato di più.
Prima l’equilibrio, poi ci prova Kvaratskhelia
Primo tempo da rete inviolate ma non mancano le emozioni. All’inizio è il Napoli a partite aggressivo. Al 3’ è già in aerea: Politano serve bene McTominay che avrebbe la palla buona per il vantaggio ma Provedel è bravo a respingere. La squadre di Conte manovra e tiene il proprio baricentro molto alto.
La prima incursione in area azzurra della Lazio arriva invece al 15′ quando Nuno Tavares va via sulla sinistra innescando un’azione manovrata della Lazio che si conclude con un cross dalla destra di Castellanos sul quale però Buongiorno arriva prima di tutti rifugiandosi in angolo.
Dopo un inizio aggressivo del Napoli, adesso è la Lazio a portare palla con gli azzurri che si sono abbassati.
Al 20′ la prima parata di Meret, bravo a deviare in angolo una conclusione dal limite di Isaksen. Due minuti dopo ci prova Castellanos di testa, ma la conclusione finisce a lato. Intanto arriva anche il primo giallo della partita che Colombo (l’arbitro della sezione di Como è affiancato da Baccini e Del Giovane, al Var ci sono invece Fabbri e Meraviglia) sventola all’indirizzo di Dia.
Dopo il 30′ però l’inerzia della partita cambia di nuovo e gli ultimi 15′ sono di chiara marca azzurra. A salire in cattedra è Kvaratskhelia, dal suo lato passano tutte le azioni del Napoli.
Al 31′ il georgiano avrebbe una buona occasione ma colpisce male dal limite. Più pericoloso Anguissa che ci prova al 33′ dopo un’azione prolungata del Napoli ma Provedel non ha difficoltà a bloccare in due tempi il destro in acrobazia del camerunense. Napoli ancora al tiro con Politano al 37′ ma il suo destro a giro da fuori area non va a segno.
Forti polemiche del Napoli al 41′. Kvaratskhelia, incontenibile per Marusic va via a due avversari ma finisce a terra in area. Il contatto è netto, Colombo non interviene ed il Var non può nulla per correggere il direttore di gara perché il colpo arriva fuori dal limite dell’area.
Ancora Kvaratskhelia ci prova ancora, va via in dribbling e viene atterrato da Guendouzi. Per il francese è giallo. Per il Napoli calcio di punizione che si incarica di battere Kvaratskhelia. Il destro del georgiano illude l’intero stadio ma la conlsuione sfiora solo il palo di Provedel. E’ l’azione che mette fine alla prima frazione.
Traversa, palo e poi la decide Isaksen
Nel secondo tempo la Lazio parte meglio e al 51′ va vicinissima al vantaggio. Dele Barishu va via a Lobotka e da fuori area lascia partire un destro potente che si stampa sulla traversa a Meret battuto. La ripresa è nervosa, tante le interruzioni, con Romagnoli costretto ad uscire per infortunio (al suo posto Patric), e tante ammonizioni.
Alla traversa della Lazio il Napoli risponde con il palo scheggiato al 71′ di testa su calcio d’angolo da Anguissa.
La pioggia costante che ha caratterizzato la ripresa fino a quel minuto diventa un nubifragio.
La partita è viva e le squadre iniziano a scoprirsi concedendosi al contropiede avversario. McTominay da una parte e Noslin dal’altra (subentrato con Pedro a Dia e Castellanos) sono però poco precisi.
Per l’ultimo quarto d’ora allora Conte si gioca la carta Neres che questa volta subentra al posto di Politano. Ed è lui a perdere palla dopo essersi intestardito in un prolungato tentativo di dribbling al limite dell’area. Quella palla persa innesca la ripartenza della Lazio con Noslin che resiste al ritorno di Lobotka e apre in campo aperto per Isaksen. L’esterno supera Olivera e batte Meret sul secondo pallo. E’ il 79′ e la Lazio è in vantaggio al Maradona.
Il destro del danese è il colpo che decide la partita.
Il Napoli si butta in avanti ma non riesce a creare vere occasioni da gol ed a nulla servono le sostituzioni di Conte. La partita finisce così, la Lazio batte nuovamente gli azzurri a tre giorni di distanza ed espugna il Maradona.
Le due facce della medaglia
Una vittoria che per Baroni vuol dire quinto posto, ma in realtà la Lazio adesso è a soli tre punti dall’Atalanta prima e a due dal Napoli. Biancocelesti che ospiteranno l’Inter all’Olimpico nella prossima di campionato. Il Napoli invece paga una partita a lungo condotta ma viziata da tanti errori negli ultimi metri. A Conte è mancato Lukaku, a lungo assente dalla partita, e lo spunto dei suoi centrocampisti.
Una sconfitta che rischia di riportare all’ordine del giorno le polemiche per le scelte operate in Coppa Italia con il Napoli che in quattro giorni ha perso due partite con la Lazio, la possibilità di andare avanti in Coppa Italia ed il primo posto in classifica.
(Foto: Depositphotos)