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Serie A – La flop 11 della sedicesima giornata
Sedicesima giornata di Serie A che va in archivio con l’Atalanta di Gasperini che mantiene salda la prima posizione dopo la decima vittoria consecutiva. Di seguito troveremo i flop 11 di questo turno.
Portiere
Zion Suzuki (Parma): Su uno dei tre gol mostra una mezza incertezza. In una giornata in cui nessun portiere ha compiuto grosse papere ci sentiamo di penalizzare lui.
Difensori
Lautaro Giannetti (Udinese): In casa sua quando piove, grandina. Contro il Napoli è prima colpevole di lasciare spazio su Lukaku e poi infila il pallone nella sua rete procurando un goffo autogol.
Patrick Dorgu (Lecce): La mancanza di comunicazione con Falcone lo porta a commettere un autogol di quelli che fanno il giro del web. Quando gioca terzino fa danni.
Nicolò Savona (Juventus): Male contro il Venezia il terzino bianconero. Si perde la marcatura sul gol di Ellerston e non spinge nemmeno come sa fare in fase offensiva.
Samuel Gigot (Lazio): Il rigore che procura è di quelli moderni e televisivi. Tuttavia alla fine della fiera quello che rimane è che commette fallo e fa aprire le danze allo show dell’Inter.
Centrocampisti
Dennis Man (Parma): In un match alla portata non mette la sua solita qualità ma anzi perde palloni banali che gli costano una grave insufficienza in pagella.
Samuel Chukwueze (Milan): Fonseca deve affidarsi a lui data l’assenza di Pulisic ma non lo ripaga. È fumoso e poco incisivo. Non crea mai pericoli veri.
Niccolò Pisilli (Roma): Lo abbiamo elogiato appena una settimana fa ma stavolta dobbiamo sottolinearne gli errori. Subentra nella ripresa ma lo fa male e si fa scappare Cutrone che poi serve l’assist per l’1-0 del Como.
Attaccanti
Lucas Beltran (Fiorentina): Palladino gli ha dato grande fiducia nelle ultime partite e lui lo ha spesso ripagato con gol o assist. Contro il Bologna però il suo apporto è nullo.
Artem Dovbyk (Roma): Questo ragazzo ha bisogno di un episodio per tornare ad incidere come faceva in Spagna. I difensori del Como lo ingabbiano in modo troppo facile e non sono i primi a riuscirci.
Tijjani Noslin (Lazio): Doveva sostituire Castellanos squalificato ma non la becca mai e si fa travolgere, come tutta la squadra, dall’esuberanza dell’Inter.