Approfondimenti
UN CALCIO AL SUPERSANTOS – L’amore al tramonto
Se sei londinese doc, nato a pochi passi dal West Ham Park, se il tuo cuore batte per gli Hammers da quando sei nato e se il tuo papà, Alvin Martin, era un difensore che ha giocato per ben venti anni con il West Ham, il tuo cuore non può che essere a tinte bordeaux e celesti.
Questa è la fantastica storia di David Martin, il secondo portiere degli Hammers che, nell’ultimo weekend, è riuscito finalmente nel sogno di esordire con la maglia della propria squadra.
Come detto, David ha, fin da bambino, amato alla follia il club di Londra ovest ed ha, dall’inizio della sua carriera, sognato di poter semplicemente far parte della rosa del club inglese.
Martin non è un grandissimo portiere, inutile girarci intorno.
Talento piuttosto mediocre, che lo ha ‘costretto’ a girovagare per anni nelle categorie minori del calcio inglese.
LA SVOLTA
Quest’estate la chiamata, ormai a 33 anni, del tutto inaspettata. Il West Ham cerca il secondo di Fabianski, portiere titolare da qualche anno. Decidono che è giunto il momento per Martin di “sposarsi” con la propria amata.
David, felicissimo, impiega mezzo secondo ad accettare la destinazione. Chiamate a destra e a manca: “finalmente ce l’ho fatta!”.
Dopo i primi mesi costantemente in panchina, arriva (s)fortunamente l’infortunio di Fabianski: il portiere polacco dovrà stare fuori per qualche settimana.
A Martin viene comunicato che, a trentatré anni, farà il proprio esordio con il suo West Ham e, niente popo di meno che, allo Stamford Brigde, contro l’odiato Chelsea.
“Ho trentatre anni, ho fatto una carriera decente, ho giocato parecchie partite, ma non ero preparato per una cosa del genere. Non sono riuscito a mangiare per due giorni”, dirà Martin al termine del match.
Quella partita terminerà 1-0 per il West Ham, con Martin che chiuderà il suo esordio con un gran clean-sheet, dando, inoltre, un importante contributo alla vittoria finale, grazie ad un paio di interventi miracolosi.
Emozione resa ancora più forte grazie alla presenza in tribuna del papà di David, decisamente orgoglioso del proprio figlio, che con grande personalità aveva difeso la porta della loro squadra del cuore.
“Quando ho visto mio padre in tribuna eravamo entrambi in lacrime. Credo che per lui, che ha un legame così forte con il club, sia stato meraviglioso vedermi debuttare con questa maglia”.
C’è sicuramente una morale in questa autentica fiaba: non mollare mai, non abbandonare mai i propri sogni, perché la vita, a volte, ti regala quella possibilità che aspetti da una vita.
Poi sta a noi saperla cogliere e farlo nel migliore dei modi.