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PROSPETTIVE DI VENERE – 19esima giornata, la seconda D.I.

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Cartesio è stato – insieme – filoso e matematico. E tra i numerosi suoi insegnamenti si ricorda che “due cose contribuiscono ad avanzare: andare più rapidamente degli altri o andare per la buona strada”.

L’ultima giornata del girone d’andata è – inevitabilmente – un giro di boa nel quale, come sempre accade, c’è chi arriva col vento in poppa, chi ha saputo gestire il vento contrario e le numerose problematiche venute fuori durante la rotta e chi, invece, si trova in mezzo al mare pieno di dubbi ed incertezze proprie di un marinaio al quale nessun vento è favorevole se ignora la direzione di marcia.

La “prospettiva di Venere” è proprio questa, nel suo senso più puro: esser capaci di guardare con un occhio l’imminenza ed il presente e proiettarsi con l’altro verso l’orizzonte dove le possibilità sono solo due; “andare più rapidamente degli altri” o “andare per la buona strada”. Tertium non datur. Oltre questo c’è un campionato anonimo che può significare – a seconda di blasone, obiettivi e possibilità reali – salvezza, campionato anonimo, allontanamento doloroso dall’Europa.

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Vale per tutti.

Vale – soprattutto – per Cagliari – Milan, match che aprirà gli anticipi del sabato.

La seconda giornata D.I. (Dopo Ibrahimovic) non impedirà ai sardi di chiudere il girone d’andata al sesto posto ed ai rossoneri di restare fuori dall’Europa, ma il risultato sarà d’importanza fondamentale per tutto quanto verrà dopo. Lecito attendersi un rigurgito d’orgoglio dei rossoblu dopo Torino e dei rossoneri dopo il pareggio scialbo di domenica in casa. Scontato attendersi molto dall’attacco del Milan, ma il centrocampo del Cagliari è progettato per sovrastare proprio reparti nevralgici in difficoltà come quelli palesati quest’anno dalla squadra di Pioli. E’ partita da tripla, ma la possibilità concreta è che alla fine i punti di distacco rimangano 7.

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Lazio-Napoli delle 18 ha temi simili. Gli azzurri stanno provando (meglio tardi che mai) a mettere delle toppe ad alcune omissioni estive, con i tifosi che discutono della validità dei tessuti invece di guardare l’importanza di provare ad ogni costo di riparare l’abito che tante occasioni di gala ha creato nel recente passato. Mentre dunque ci si arrovella su questo, la Lazio è lanciatissima come non mai e, con una gara in meno, ha l’occasione irripetibile – vincendo – di chiudere (per ora) a distanza di soli tre punti dalle due davanti se pure entrambe dovessero vincere anche in questo turno (circostanza possibile, ma non scontata). Se Immobile e Milinkovic Savic non rallentano l’inarrestabile cammino del girone d’andata e la difesa azzurra conferma le amnesie troppo frequenti, il destino del match pare segnato, con l’unica possibilità di resistenza ospite legata al recupero di mira e destrezza nei tiri da fuori area o sui calci piazzati e nelle “zuccate” da corner di Manolas e compagni.

Il sabato lo chiudono Inter ed Atalanta, la vetrina forse più bella delle prime 19 giornate, un modo come un altro per dire che attualmente in Italia non c’è solo la Juve di CR7 & co.

Da una partita come questa ci si può aspettare di tutto. Gol, spettacolo e calcio-champagne, ma anche 0-0 se la difesa di casa pensa soprattutto a contenere gli ospiti e rinuncia a costruire a centrocampo a beneficio delle punte più in forma della Serie A.

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E’ occasione troppo ghiotta per l’Inter per chiudere da prima in classifica, ma anche per l’Atalanta, in caso di punti, per girare la boa in zona Champions se la Roma non ne sottrae domenica sera ai bianconeri. Sino all’anno scorso in queste occasioni ai nerazzurri di Milano veniva il braccino corto, quest’anno bisogna capire se Conte è riuscito ad invertire anche questo trend. Pronostico a rischio insulti e brutte figure? Ok! 1-1, in dubbio fino alla fine.

Il pranzo di domenica è tutto di Udinese e Sassuolo, col rischio concreto che nel piatto ed in campo a trionfare siano Lasagna & co., nonostante le situazioni attuali di classifica potrebbero far presagire una gara ricca di occasioni e di gol che può finire in ogni modo.

In Torino – Bologna delle 15, invece, le squadre sono appaiate in classifica, con i granata però obbligati a dare continuità alla grande vittoria dell’Olimpico. Le due squadre, protagoniste di un discreto campionato sin qui, ma anche di prestazioni fortemente altalenanti, possono garantire un esito finale non scontato, Belotti permettendo.

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Fiorentina – Spal e Sampdoria Brescia, invece, rischiano di essere le occasioni migliori per Iachini (e constestualmente la peggiore per i ferraresi) e Ranieri (non se lo augurano le rondinelle) per riaccendere una fiammella di speranza per l’immediato futuro. Sono due gare complicate, in ogni caso. Perché qualunque risultato dovesse venir fuori porterà conseguenze. Sul mercato, in classifica, sulle panchine, tra i giocatori. A Firenze potrebbe subito toccare a Cutrone davanti, segno d’una difficoltà evidente dei Viola soprattutto nel reparto offensivo. A Genova, invece, confermata in blocco la squadra che non ha sfigurato a S. Siro. Le vittorie casalinghe sono troppo importanti per lasciarsele sfuggire, ma un risultato diverso – se proprio dovesse esserci – è più probabile in Toscana che in Liguria.

Verona-Genoa delle 18 è una partita in cui i padroni di casa hanno necessità di confermare il buon momento di forma e la tranquilla situazione di classifica mentre gli ospiti devono assolutamente dare continuità alla sospirata (e polemica) vittoria di settimana scorsa. Match a forte rischio pareggio, però, a meno di prestazioni super individuali al momento poco prevedibili.

La domenica sera è Roma-Juventus, partita tutta da vivere e che chiunque ha tirato anche solo una volta a calci una palla vorrebbe giocare. Dovranno innanzitutto reggere l’urto in difesa i giallorossi, puntando poi su ripartenze rapide e giocate su palle da ferme. Fondamentale la prestazione di Zaniolo e Dzeko, diversamente… Dybala, Ronaldo e Higuain sono già pronti a chiudere l’andata a 46 o 48 punti.

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Il girone d’andata finirà in ogni caso a Parma, dove i padroni di casa hanno la possibilità di chiudere – vincendo – certamente da settimi e non troppo distanti dall’Europa meno importante, mentre il Lecce, considerando le partite che attendono le altre pericolanti, ha quasi l’obbligo di provare a strappare almeno un punto.

E’ – come le altre – giornata tutta da vivere, un bel week end di metà gennaio.

E’ – però – il giro di boa.

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Ai posteri la sentenza su chi sarà andato più rapidamente degli altri e su chi, almeno, avrà scelto una buona strada.

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