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AL DIAVOLO I VOTI – Milan-Udinese 3-2
Primo tempo terminato con un risultato beffardo. Dopo quarantacinque minuti trascorsi nella trequarti di campo avversaria, il Milan torna negli spogliatoi con un passivo di una rete. Episodi discutibili nell’area hanno condito questo piacevole match.
La seconda frazione di gioco, invece, si sblocca subito con il goal del subentrato Rebic. Un gran Milan, dopo poco, trova il goal del vantaggio con un missile di Theo Hernandez, vanificato però dal pareggio della squadra ospite al minuto 83.
Quando ormai i giochi sembravano conclusi, al 93′ sempre Rebic trova il goal partita.
MILAN
Donnarumma, voto 6.5: colpevole in occasione del primo goal, si fa perdonare con parate di grandissimo livello, tenendo in partita il Milan.
Kjaer, voto 6: Buona la prima, incarna lo stereotipo del difensore granitico e salva il risultato sulla linea di porta.
Conti, voto 6: partita intervallata da alti e bassi. Ottima la sua spinta e l’assist in occasione del primo gol di Rebic; da rivedere la fase difensiva.
Romagnoli, voto 6: Annulla totalmente ogni velleità offensiva degli avversari, pecca qualcosa in fase di impostazione.
Hernandez, voto 6.5: trova il gol del momentaneo vantaggio grazie a un missile terra aria che si insacca all’angolino basso. Eguaglia il record di gol di un terzino nella storia del Milan.
Kessie, voto 6: tantissima quantità per lui, manca però di qualità in fase conclusiva.
Bennacer, voto 7.5: ogni pallone della partita passa necessariamente dai suoi piedi. Sembrerebbe il classico centrocampista strappapalloni, ma poi stupisce con giocate di grande livello.
Castillejo, voto 7.5: le sue prestazioni sono in continua crescita, salta con grande facilità l’avversario e mette qualità in ogni giocata (Dal 40′ st krunic s.v).
Leao, voto 6.5: molto buona l’intesa con Ibra. Le sue ripartenze palla al piede mettono sempre in apprensione la retroguardia avversaria.
Ibrahimovic, voto 6.5: gioca molto per la squadra, non trova il gol per una questione di centimetri o per la bravura del portiere avversario.
Bonaventura, voto 5: purtroppo rappresenta l’unica insufficienza della formazione rossonera. Fuori forma e non in partita (dal 1′ st Rebic voto 8: sicuramente il migliore in partita. Dimostra sin da subito tantissima voglia, mettendo qualità e velocità in ogni azione).
Pioli, voto 6.5: capisce il momento di difficoltà della squadra di alcuni giocatori ed apporta le giuste modifiche al momento idoneo.
UDINESE
Musso, voto 6.5: molto impegnato, esegue il compito affidatogli con grande autorità. La sua prestazione permette alla squadra di rimanere in partita.
Becao, voto 5: stavolta non ha il merito di decidere la partita come all’andata. Si rende protagonista di una prestazione insufficiente.
Troost-Ekong, voto 5.5: spesso in difficoltà per la velocità degli esterni, fa il possibile per limitare i danni.
Nuytinck, voto 5.5: cerca di mantenere in piedi il centrocampo dell’Udinese. Riesce a fermare azioni avversarie limitandone la pericolosità (dal 78’st Nestorovski s.v.).
Stryger Larsen, voto 6: trova il goal a seguito di un’azione rocambolesca favorita da un errore di Donnarumma.
Mandragora,voto 5: sicuramente non la migliore partita per il centrocampista italiano, protagonista di alcune azioni pericolose, che però spreca sul più bello.
De Paul, voto 6: la sua classe oggi non è emersa appieno. Si nota grande qualità nelle giocate che spesso non trovano seguito da parte dei compagni.
Sema, voto 6: unisce grande forza e qualità nelle giocate. Uno tra i migliori della formazione bianconera (dal 88’st Ter Avest s.v.).
Fofana, voto 5: oggi è mancata sicuramente la fase di spinta. La sua prestazione generale è lontana dalla sufficienza.
Okaka, voto 4.5: mai pienamente in partita, spesso troppo lento e macchinoso, viene totalmente annullato da Romagnoli (dal 93’st De Maio s.v.).
Lasagna, voto 6.5: sicuramente il più positivo tra gli avversari. La sua velocità ha causato più di un problema alla retroguardia rossonera.
Gotti,voto 7: tanta stima per un uomo la cui umiltà è inusuale in questo mondo. Il gioco della sua squadra è notevolmente migliorato, ma (fortunatamente per noi) oggi non è stato sufficiente.