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REPORT – Borussia Dortmund: Red Bull ti mette le Haaland
Dopo una breve pausa ritorna anche REPORT. Ad essere sinceri, ciò che mi aveva impressionato maggiormente nelle ultime settimane era l’Olympique Marsiglia. Ma un’altra squadra nelle ultime tre giornate ha attirato la mia attenzione. Dalla Francia ho deciso di fare una visita in Germania, precisamente nella città di Dortmund.
I numerosi goal segnati dalla squadra di Favre nelle ultime partite sono impressionanti: ben 15 e solamente in tre match. Questo vuol dire che nelle ultime partite ne ha segnati almeno 5 ogni 90 minuti. Sarà dunque giusto suddividere questa prima fase del Borussia in due “ere”. Pre-Haaland e post-Haaland.
BORUSSIA PRE-HAALAND
Il Borussia pre-Haaland può configurarsi comunque come una grande squadra ma non con grandissima continuità. Certo, il giovane attaccante è lì da solo poche partite. Ma fino al suo arrivo al Dortmund è sempre mancato quel quid in più. Analizzando le prime partite – dalla 1^ giornata alla 17^ giornata – si può constatare che soltanto una volta questa squadra è riuscita a raggiungere tre vittorie consecutive. E soprattutto che in nessun caso ha realizzato quindici reti segnate in tre partite. L’attacco delle Vespen è il secondo migliore del campionato. Ma bisogna considerare che fino all’arrivo del norvegese, raggiungere il numero di reti segnate dal Bayern sarebbe stato complesso. In termini numerici, è stato scavalcato anche il Lipsia che invece pare aver subito tutto il contrario. Il pre-Haaland, in soldoni, non è tuttavia un periodo da scartare, anzi. Ma potremmo considerarlo come un puzzle quasi perfetto a cui mancava un tassello importante. Una grande immagine con un vuoto al centro, colmato da chi di centri se ne intende.
BORUSSIA POST-HAALAND
Ed è forse anche dalla fatica dell’attacco che il Borussia ha sprecato diverse occasioni in campionato. L’arrivo del numero 17 dopo la 17^ giornata porta con sé un alone di magia. Su 15 realizzati nelle ultime 3, 7 sono solo di Haaland, circa la metà. E il caso curioso è che non è mai partito titolare ma è sempre subentrato dalla panchina. Con lui in campo il Borussia non ha mai perso, tranne nella coppa tedesca, in cui è uscito sconfitto con il Werder. In quel caso non è bastato l’ingresso del giovanissimo attaccante a ribaltare il risultato. Ma il riscontro dell’era Post-Haaland è nettamente positiva. Senza Erling il Dortmund era quinto dopo 17 partite giocate, a 7 punti dalla vetta. Con l’arrivo del norvegese si vola a -3 dal Bayern Monaco. Le grandi doti mostrate dall’ex Lipsia in queste prime giornate però dovrebbero portare il tecnico svizzero ad una riflessione: che Haaland ora come ora è decisamente necessario. Non farlo partire titolare nel match di DFB Pokal è costato caro alla formazione giallonera. La sua presenza in campo è benefica sicuramente.
Quest’epoca “post” può essere lo slancio necessario per puntare al titolo. Con il Lipsia ormai in difficoltà ed un Bayern che ha appena riconquistato la vetta, il Dortmund non deve perdere lo slancio. Bisogna fare affidamento sulle forze messe in campo fino ad adesso; e ad esse bisogna aggiungere le straripante talento del classe 2000. Se prima la squadra correva come un treno, ora con Erling sta decisamente volando. Perché il Red Bull (Salisburgo) mette le Haaland.