Roma
Roma, Fonseca: “I fischi sono normali”
Sconfitta pesante per la Roma; seconda consecutiva per il momento dopo quella con il Sassuolo. Al termine della sfida con il Bologna il tecnico ha parlato in conferenza stampa:
Sui fischi a fine partita
“Questi tifosi sono fantastici. Nell’ultima partita con il Sassuolo ci hanno sempre supportato. Oggi è normale dopo una sconfitta in casa e con il Sassuolo. Lo capisco questo momento e non sono soddisfatto. Loro sono sempre con la squadra”.
Quanto è preoccupato per questi risultati?
“Tatticamente non sono preoccupati. Mi preoccupa la fiducia che ha la squadra. Abbiamo accusato molto la sconfitta con il Sassuolo. Sono entrati poco tranquilli oggi. Anche il modo in cui abbiamo preso tre gol fa capire che non siamo tranquilli. Questa squadra ha fatto grandi partite quest’anno, se non lo facciamo ora è perché non siamo tranquilli a livello mentale. Dobbiamo reagire e dobbiamo entrare in campo senza paura. Devo confessare che ho parlato con i giocatori prima della gara e gli ho detto che non voglio vedere la paura, ma l’ho vista. E’ difficile ora. Devo lavorare sulla testa dei giocatori”.
Con la Spal, il Torino e la Juventus la Roma ha sempre reagito. Oggi è mancato coraggio, pensa che le avversarie abbiano capito il vostro gioco?
“E’ ovvio che conoscano la squadra come noi studiamo gli avversari”.
Perché ha cambiato Veretout e non Cristante?
“Sul risultato di 3-2 pensavo che con l’ingresso di Kalinic avessi bisogno di un giocatore più difensivo come Cristante. Poi è stato espulso, ma mi serviva equilibrio con Mkhitaryan alto e Cristante più basso. Ora è facile fare una valutazione negativa dei giocatori. Sono il responsabile di tutto quello che fa la squadra. Tutti abbiamo visto questo oggi. Non è stata una grande performance di alcuni giocatori”.
Si aspettava un ritorno così di Bruno Peres?
“Sì, Bruno Peres è molto forte offensivamente. Il suo problema è difensivo. Ci stiamo lavorando per farlo diventare più equilibrato”.
Cosa vi siete detti con Mihajlovic?
“Ho parlato brevemente con lui, soprattutto per sapere la sua condizione e non sulla partita”.