I nostri Social

Roma

Roma, Zaniolo: “Mi piacerebbe diventare una bandiera”

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 2 minuti

Nicolò Zaniolo, talento della Roma e della Nazionale Italiana. ha rilasciato una lunga intervista a Sky Sport, in cui ha affrontato vari temi. Ecco le sue parole riportate da Il Messaggero:

SULLA ROMA – “Mi piacerebbe diventare una bandiera della Roma, ma ora devo pensare e rientrare. La mia volontà è restare qui il più possibile. Ho trovato una società grandissima con i tifosi grandissimi. La città è fantastica che è in grado di amarti e che vive di calcio, ho trovato persone fantastiche. Vivo benissimo e ho trovato anche la fidanzata. Devo tantissimo a Roma”.

SU TOTTI – “È per tutti il simbolo di Roma. Lui e De Rossi sono simboli che difficilmente uguaglieremo. La maglia nuemero 10? Sarebbe impossibile, la mia maglia è la 22 e sono felice di averla.”

Pubblicità

 SULL’INFORTUNIO – Siamo al terzo mese di recupero. La mia idea è che è sempre meglio un giorno più che in meno. Il ginocchio dovrò essere al 100% e se ci riuscirò sarò il più felice di tutti a finire il campionato con la mia squadra. Quando mi sono fatto male, molti miei compagni mi hanno detto che mi sarebbe stato d’aiuto per crescere come persona. Non ci credevo, ma ti fa mettere sul tavolo le cose importanti. Mi ha insegnato a lavorare e stare attento ai minimi dettagli che magari prima non facevo.”

ESORDIO AL BERNABEU – “Ricordo ancora la riunione tecnica prima della partita alle 11. Il mister mi chiese se ero pronto a giocare e gli dissi di sì incredulo e inconsapevole. Io ricordo tutte le palle che ho toccato e le azioni che ho fatto. Il giorno prima non pensavo nemmeno di partire per Madrid. Di Francesco? Mi ha inserito tra i grandi, mi ha fatto capire il lavoro durante la settimana. Gli devo tanto come devo tanto a Mancini che mi ha convocato subito senza nemmeno fare una partita tra i professionisti. Non nascondo che quando mi ha convocato in Nazionale non ci credevo. Il primo giorno a Coverciano sembrava un parco giochi, vedevo campioni a destra e sinistra. Non mi sembrava vero.”

SU FONSECA – “Il mister mi ha subito parlato e mi ha detto cosa migliorare. Ho seguito le sue indicazioni, è fantastico e preparato. Dice tutte le cose in faccia. È il tecnico adatto alla Roma e al nostro gruppo. Il ruolo? Non avevo mai fatto l’esterno destro, sempre mezzala o trequartista. Mi sto trovando molto bene perché sono sempre davanti a alla porta e posso segnare. Mezzala e trequartista sono ruoli che conosco bene, ma per adesso mi piace l’esterno destro.”

Pubblicità

UNDER 21 – “Erano 2 o 3 giorni di fila che facevamo ritardo alla riunione tecnica. Era un periodo negativo, ero stremato mentalmente e fisicamente e mi sono lasciato andare. Quella cosa mi ha insegnato molto come comportarmi e le conseguenze. Di Biagio giustamente ha scelto di dare un segnale al gruppo e lasciarci fuori, ho capito qual era l’errore.”

in evidenza