I nostri Social

News

#LBDV – Nainggolan: chi è il vero Radja?

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 3 minuti

Chi mastica un po’ di calcio in Italia conoscerà certamente Radja Nainggolan. Paladino di tanti tifosi ma soprattutto uno dei giocatori più particolari del nostro campionato. Amato dai fantallenatori per la sua alta media durante la stagione, Nainggolan ha sempre vissuto la sua carriera in un limbo tra fenomenotalento bruciato. Ma oggi, nel giorno del suo compleanno, scaveremo in fondo per capire chi è il vero Radja.

IL TALENTUOSO RADJA

Senza ombra di dubbio, negare il talento di Nainggolan è pura follia. Il suo periodo alla Roma fu sicuramente uno dei migliori della sua carriera. Partito dal Cagliari, è esploso dimostrando a tutti di che pasta è fatto. Un centrocampista completo, veloce, agile, capace di recuperare palla in difesa e correre palla al piede fino a segnare. Un giocatore completo che fa comodo a qualsiasi squadra, poiché un suo guizzo può risultare decisivo. Ciò che ci rimane sicuramente più impresso sono i suoi numerosi goal dalla distanza: quanti? Innumerevoli. Ogni volta che scende in campo la possibilità che segni un goal del genere c’è sempre e per i portieri è un timore che incombe di continuo.

Soprannominato tra l’altro Ninja, proprio per le qualità citate prima. Ruba palla agli avversari anche in un modo decisamente particolare ed è eccezionale negli inserimenti. Un Ninja a tutti gli effetti che però nel corso del tempo ha un po’ “soppresso” il suo talento. Pochi sprazzi, anzi quasi nulla, del vero Radja nel periodo nerazzurro che appunto è durato appena un anno. Ma Nainggolan è rinato a Cagliari, dove ha ritrovato quell’ambiente familiare che aveva lasciato tempo fa.

Pubblicità

Il suo secondo percorso in rossoblu è stato ostacolato anche da un infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo per tre match. Ed inoltre, la sua forma ha un po’ seguito quella generale, considerando che nella seconda metà di stagione il Cagliari ha subito un downgrade pazzesco. Ma indossando la fascia di capitano si è preso delle responsabilità che finora non avevamo visto nel belga.

IL NAINGGOLAN “FOLLE”

Come dicevamo prima, però, il talento di Radja è stato più volte soppresso dal suo carattere irrequieto. Spesso mandato a giocare altrove quando sul suo percorso ha incontrato allenatori di un certo tipo come Spalletti o Antonio Conte, che non amano i caratteri “frizzantini”, per usare un eufemismo.

Irrequieto, se così si può dire per certi aspetti anche un po’ folle. È l’ennesimo esempio insieme ad altri suoi colleghi di come una mentalità “squilibrata” possa rovinare a tal punto l’enorme potenziale di un calciatore del suo calibro. Si può pensare ad esempio a Mario Balotelli o allo stesso Antonio Cassano, per fare degli esempi. Ma nel calcio ci sono spesso delle evoluzioni sorprendenti, come la sua nel secondo periodo sardo. È forse lì che abbiamo visto il vero Radja, il vero Nainggolan.

Pubblicità

Sono anche questi i motivi che magari in tutto questo tempo non hanno permesso al centrocampista nato ad Anversa di fare un salto di qualità di un certo livello. Però è anche curioso pensare al cambiamento fisico, o per meglio dire estetico, apportato nel suo taglio di capelli. Dalla solita cresta eccentrica ad un semplice taglio rasato, compatto, quasi pulito e semplice. Che si stia preparando per compiere il passo più importante della sua carriera?

IL FUTURO DI NAINGGOLAN

A questo proposito, possiamo dire che a Cagliari è come se si fosse evoluto, trasformato, avesse ritrovato il vero sé stesso. Il percorso (seppur breve) in terra sarda può essere stato per lui una sorta di viaggio spirituale, alla ricerca del proprio io. Per questa ragione, potrebbe persino ritornare all’Inter, perché un giocatore delle sue qualità fa sempre bene e soprattutto se è in forma può davvero essere devastante.

Conte pare convincersi di un possibile ritorno del Belga. Il suo intento poteva essere davvero quello: spedirlo via per un po’ per farlo ritornare più puro di prima. Ma l’imprevedibilità di Nainggolan è sempre alle porte e forse è stata solo l’aria di casa, il profumo di mare a tenerlo “allentato”. O semplicemente il suo percorso si è davvero concluso nel migliore dei modi, portando alla luce ciò che aspettavamo da tempo. Considerando anche che oggi ha spento 32 candeline, non poteva farsi un miglior regalo di compleanno.

Pubblicità

in evidenza