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Napoli, la stagione della rifondazione

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“Le occasioni fanno le rivoluzioni”. Quella che si prospetta per il Napoli è l’occasione per ripartire da zero. Si chiude un ciclo e inizia una rivoluzione che i tifosi sperano apra uno scenario di consacrazione.

E’ questo l’ultimo step che attende l’era De Laurentiis, partita dalla lontana Serie C. Manca la massima soddisfazione tra le mura nazionali, traguardo tanto desiderato ed invocato dalla piazza.

A capo di questo nuovo corso c’è il tecnico Gennaro Gattuso, subentrato, nella travagliata stagione precedente, a Carlo Ancelotti. Tra richieste di mercato e tentativi di infondere nuove idee tecnico-tattiche, il tecnico calabrese proverà a dare un ulteriore salto di qualità. Si cercherà di tornare in Champions League, guardando all’Europa League come un traguardo abbordabile, per rompere una maledizione italiana che dura da decenni.

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LE ULTIME SUL NUOVO NAPOLI

Senza dubbio l’acquisto di punta di quest’estate è quello di Victor Osimhen. Il nigeriano, arrivato alla corte di Partenope per la cifra record di settanta milioni di euro, è pronto a guidare un attacco che, nel finale di stagione, è apparso spesso spento e fiacco. La freschezza e la fame dell’ex Lille potrebbero ridare lustro ad uno degli attacchi più prolifici degli ultimi anni in Serie A.

Su di lui Gattuso potrebbe ricamare delle nuove trame di gioco e pensare ad una variazione tattica del consueto 4-3-3. Il 4-2-3-1 è, infatti, il modulo provato dall’ex Milan nel corso del ritiro di Castel Di Sangro, con Dries Mertens alle spalle di Osimhen, attuale numero 15 azzurro (in attesa della 9 di Fernando Llorente). Questo nuovo sistema di gioco, idea già accarezzata da Ancelotti negli scorsi mesi, potrebbe rappresentare una soluzione per sbloccare partite imbrigliate.

Non è escluso però che la base di ripartenza possa essere comunque il 4-3-3, che ha permesso di limitare i danni di una stagione inusuale.

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RIVOLUZIONE ANCHE PER LA MAGLIA

La stagione 2020-2021 segna una rivoluzione anche per quanto concerne le divise di gioco. A partire da quest’anno, infatti, il font delle maglie sarà uguale per tutti i venti club di Serie A, così come accade già da anni in Premier League. Uniformati anche gli standard per gli sponsor sulle maglie che, da quest’anno, assumeranno una fisionomia diversa.

Novità che hanno generato diverse polemiche anche in seguito alla presentazione della nuova maglia del Napoli 2020/2021. Particolare è la grafica dello sponsor Lete, da anni sul petto dei giocatori partenopei. Invariato il classico colore azzurro della maglia prodotta in tessuto elasticizzato HYDRO-WAY PROTECTION, speciale tecnologia che favorisce la traspirabilità della pelle. La distinta in seconda è invece di colore grigio e verde smeraldo, mentre la Third è di colore blu con inserti rosa che ne impreziosiscono il design.

Nonostante le polemiche social, fin dal primo giorno, a seguito della presentazione ufficiale, lo store presente nel ritiro di Castel Di Sangro è stato preso d’assalto dai tifosi presenti nella località abruzzese, così come la primissima scorta dei rivenditori online.

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Tra diverse novità prende forma la nuova stagione del Napoli che, dopo aver chiuso un ciclo, si appresta ad iniziarne un altro. Coi tifosi azzurri speranzosi di poter vincere e tornare quanto prima ai vertici della Serie A dopo un anno di ‘esilio’.

 

(foto: profilo Twitter Napoli)

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